giovedì 5 giugno 2014

Mindfulness e Aziende. Intervista a Valeria Degiovanni


La mindfulness è sempre più al centro dell’attenzione delle persone, ma di recente anche molte aziende si sono interessate alla mindfulness e ai benefici che possano derivarne per collaboratori, manager e gruppi di lavoro. Per comprendere meglio di cosa si tratti, abbiamo rivolto qualche domanda alla dottoressa Valeria Degiovanni, psicologa, psicoterapeuta, istruttore senior di protocolli Mindfulness based, con una pluriennale esperienza di consulenza aziendale nell’ambito del benessere organizzativo e dello sviluppo della leadership.

D: Prima domanda: cos’è la mindfulness per lei?
R: Vorrei iniziare condividendo una riflessione: la mindfulness non è qualcosa di nuovo ma parte di ciò che ci rende umani, cioè la capacità di essere presenti alla nostra esperienza nel momento in cui accade. Consapevoli dei pensieri, delle emozioni e delle sensazioni fisiche che si presentano, momento dopo momento. Provando ad accogliere ogni esperienza, qualunque essa sia, senza giudizio e senza preferenze. Si tratta di una modalità per entrare in contatto intimo e profondo con il nostro presente, accorgendoci di tutte le volte che il pensiero ci porta altrove, a rimuginare per es. su un evento passato o a proiettarci nel futuro, sulle cose da fare, creandoci magari ansia e agitazione.
Essere mindful significa restare in contatto con la nostra mente e il nostro corpo qui e ora, accorgendoci di quando il pensiero prende il sopravvento, le emozioni ci assalgono, i dolori ci disturbano. Stare nel presente significa vivere pienamente ogni esperienza, recuperare il piacere di ogni piccolo gesto quotidiano, accogliere anche la sofferenza, senza avversione e senza giudizio. Coltivare questa capacità, allenarla e svilupparla, ci aiuta a stare in pace con noi stessi e a modificare quelle reazioni disfunzionali che ci causano sofferenza e stress. Come dice Jon Kabat Zinn, che ha sviluppato il protocollo di Mindfulness più diffuso e studiato nel mondo (MBSR - Mindfulness Based Stress Reduction):
 “Quando cominci a fare attenzione a quel che succede nella tua mente, scopri che sotto la superficie c’è una grande attività mentale ed emotiva. Questo flusso incessante di pensieri ed emozioni può assorbire una grossa parte della tua energia e può impedirti di vivere anche solo qualche istante di quiete, di pienezza e di gioia”.

D: Come può essere utile la mindfulness alle persone?
 R: I vantaggi che porta sono davvero molti. Saki Santorelli, attuale direttore del Center for Mindfulness, la definisce “una via per accedere alle proprie risorse interiori”. In genere, la si collega a una riduzione dello stress, ma le ricerche ci dicono molto di più, dimostrandone l’efficacia sul fronte psicologico, relazionale e organico.
Sul piano psicologico permette un maggiore accesso alle proprie potenzialità sensoriali, mentali ed emozionali. Aiuta le persone ad adattarsi in situazioni incerte e instabili, sviluppa la responsabilità personale, migliora la capacità di focalizzare l’attenzione, aumentando la concentrazione. Daniel Goleman ha affermato che  “il fattore principale di distrazione non sono infatti le chiacchiere della gente che ci circonda, ma quel chiacchiericcio che avviene all’interno della nostra mente. Per poter raggiungere una perfetta concentrazione è necessario mettere a tacere queste voci interiori”. La mindfulness promuove inoltre un atteggiamento aperto, creativo, non giudicante nei confronti dell’esperienza e si è dimostrata utile nella gestione di molti stati psicopatologici come depressione, ansia, panico, dipendenze, disturbi del sonno, deficit dell’attenzione e iperattività, disturbi del comportamento alimentare.
Sul versante relazionale la mindfulness ha degli effetti altrettanto rilevanti, tra cui lo sviluppo di un atteggiamento imparziale di apertura e ascolto dell’altro, privo di pregiudizio.  Stimola una maggiore attenzione alla qualità della relazione, una migliore modalità di comunicazione e una maggiore sensazione di connessione con l’altro. In più alimenta curiosità, fiducia ed empatia, permette un maggiore equilibrio emozionale nel non lasciarsi trascinare dalle emozioni ma poterle gestire senza mettere in atto strategie disfunzionali. Previene il rimuginio patologico e i comportamenti impulsivi e aggressivi.
Per brevità mi fermo qui, ma mi preme sottolineare anche i benefici sul fronte organico e quindi il miglioramento del funzionamento generale del corpo e della sua capacità di guarigione (dolori cronici, psoriasi, ipertensione arteriosa, …).
La mindfulness è affascinante perché è un concetto che viene dalla cultura orientale, quella che valorizza le piccole cose, la lentezza nel farle, la pienezza nel viverle, ma è anche il protocollo scientifico più studiato dai neuroscienziati di tutto il mondo. La sua incredibile efficacia ha portato a una esplosione di ricerche che ne hanno confermato la  validità, al di là di ogni dubbio.

D: E per l’azienda? Quali possono essere i vantaggi della mindfulness per un’impresa?
R: I vantaggi hanno a che fare con quanto detto prima a proposito dei benefici per la persona, se si considera che un’organizzazione aziendale non può prescindere dal benessere delle persone che vi lavorano e da tutti gli stakeholder, ovvero persone portatrici di interesse (clienti, fornitori, azionisti, …). Ma non solo, la mindfulness può essere considerata un investimento con un sicuro ritorno economico se si considera che:
·      aumenta la capacità di concentrazione e la memoria di lavoro delle persone, riducendo inefficienze dovute a distrazioni e aumentando laproduttività
·      aumenta la capacità di ascolto e di comunicazione, attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e sociale, con evidenti effetti sul clima di lavoro e sullasoddisfazione dei clienti
·      aumenta la capacità di apprendimento riducendo le resistenze alcambiamento
·      aumenta la creatività e il problem solving sviluppando il pensiero laterale e un atteggiamento aperto, intuitivo, privo di pre-giudizio rispetto alle questioni aperte
·      aumenta la capacità decisionale riducendo gli errori determinati dai condizionamenti passati  e dalle aspettative future
·      aumenta la responsabilizzazione sui risultati, potenziando un locus of control interno
·      aumenta la conciliazione vita-lavoro, eliminando i carichi extra dovuti al portare lo stress del lavoro a casa e le fatiche di casa al lavoro
·      riduce il tasso di assenteismo dovuto a malattie, infortuni e burn out, incidendo dunque sulla riduzione dei costi
·      migliora l’immagine dell’azienda, e il suo ruolo nella società in senso lato, incarnando i valori di un’azienda socialmente responsabile
Google, Apple, Nike, McKinsey, Procter & Gamble, Deutsche Bank, Yahoo! sono alcune tra le aziende che hanno capito da tempo questi vantaggi e hanno sottoscritto, con benefici documentati, programmi di sviluppo della leadership e formazione alla mindfulness per i propri dipendenti.

D: A quali aziende in particolare consiglierebbe di introdurre la mindfulness?
R: Se riguardiamo la lunga lista dei vantaggi, mi verrebbe da rispondere: a tutte. Ogni azienda dovrebbe infatti essere interessata al benessere dei propri collaboratori e allo sviluppo di leader consapevoli. La consiglierei sicuramente a tutte quelle società che credono nel valore di una leadership autentica e coerente, oltre che competente e competitiva, e che si rendono conto dei costi nascosti del malessere e dello stress delle persone. Senza dimenticare tutte quelle aziende che sostengono che il loro ruolo nella società non sia solo quello di fare utili, ma quello di fare utili per contribuire al benessere generale della comunità in cui sono inseriti e da cui dipendono strettamente, in un’ottica di responsabilità interconnessa, sistemica e globale.

Info e approfondimenti
VALERIA DEGIOVANNI
mailto:info@mindfulorganization.it

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