martedì 15 luglio 2014

Ho letto qualcosa di interessante – N.4


Janice Marturano, autore di Finding the Space to Lead, Fondatrice e Direttore Esecutivo dell’Institute for Mindful Leadership, già Vice Presidente alla General Mills, Inc.

Il libro di cui parliamo, uscito nel 2014 e per ora disponibile solo in lingua inglese, è una guida molto chiara per lo sviluppo di una leadership basata sulla consapevolezza, fornisce strategie concrete non solo per diventare un “capo” migliore, ma per essere una persona migliore, più felice nell’integrazione tra vita lavorativa e vita privata, tra spazio individuale e spazio relazionale.
Executive di ogni parte del mondo hanno già seguito il training della Marturano descritto nel testo e ne hanno apprezzato pubblicamente i risultati.
“Mindful Leadership has transformed my life. As a corporate change agent my ability to understand myself and others better is crucial to bring about skillful and sustainable improvements” Andreas Metzen, senior vice president, DVB Bank SE
“At the World Economic Forum, I saw in person how Janice Marturano’s mindful leadership training could make a real difference in the lives of corporate leaders from around the globe” Arianna Huffington, president Huffington Post Media Group
“As someone who had no idea what mindfulness was, this made me a better leader, father, and husband by building the muscle of stayng focused on demand” Joe Ens, Vice President, General Mills

Come dice il titolo stesso del libro, una delle cose che fa la differenza in un leader mindful è la capacità di  “fare spazio”, uno spazio mentale ed emotivo che può svilupparsi attraverso le pratiche di mindfulness che ci aiutano a vedere, sentire e ascoltare attentamente, senza distrazioni e senza preferenze, ciò che è di fronte a noi così come ciò che è dentro di noi. Quando la mente è allenata a essere pienamente attenta e non giudicante, anche nel mezzo del caos, ci sarà lo spazio per effettuare scelte sagge e consapevoli piuttosto che impulsive e reattive.

“Mindful leadership practices and exercises had taught them to notice the strong pull to react, the mind’s propensity to narrow the focus when under stress, the dynamics of difficult conversations that can sometimes be resolved by reaching the lowest common denominator to gain agreement rather than the most skillful choice, and negative effects of information overload.”
Il mix di competenze tradizionali e di mindfulness diventa fondamentale per prendere decisioni difficili. Spesso infatti si tende, quando si è sotto pressione, a prendere decisioni importanti e urgenti, non solo sulla base di conoscenze tecniche e specialistiche ma sulla base di spinte emotive, per es. cercando di difendere il proprio ruolo, o mantenendosi coerenti con quanto già esplicitato precedentemente, piuttosto che evitando il giudizio (esterno ma anche e soprattutto interno), o ancora cercando di preservare un’idea di successo della cultura aziendale in cui ci muoviamo. Insomma, spesso non siamo liberi di prendere le decisioni migliori per motivi di cui siamo solo parzialmente consapevoli e che spesso agiamo pensando di non avere altra scelta.
La mindfulness ci insegna ad ampliare il nostro spazio di scelta, liberandoci da tanti automatismi che guidano la nostra vita, schemi mentali, cognitivi ed emotivi, che hanno poi degli specifici correlati corporei di sofferenza, spesso del tutto inconsapevoli. Ed comparire i disturbi del sonno, l’ipertensione arteriosa, i dolori articolari.

“The training also helped them choose to hold the ambiguity of “not knowing the answer” for a while, providing the quiet and spaciousness needed to see clearly and to respond”
Un altro cambiamento che si evidenzia in un mindful leder è la sua capacità di sostare nell’incertezza, nell’ambiguità che molte situazioni lavorative (oltre che di vita) ci presentano. Quante volte agiamo perché è troppo ansiogeno restare nel non sapere, nel non decidere, nel non avere le cose sotto controllo?
La mindfulness ci permette di guardare in faccia le nostre paure, le nostre ansie, le nostre fatiche e riconoscerle per quelle che sono, senza giudizio, con un atteggiamento accogliente. Questa attitudine ci consente di non essere attori inconsapevoli di tali emozioni, di fermarci prima che l’automatismo parta, riconoscendone i segnali, e solo in un secondo momento scegliere, avendo tutti gli elementi per decidere, non solo i dati di fatto esterni ma anche la chiara visione del nostro mondo interno.

“When you are mindful of this moment, you are present for your life and your experience just as it is …
            not as you hoped it would be,
            not as you expected it to be,
            not seeing more or less than what is here,
            not with judgments than can lead you to conditioned reaction
            … but for exactly what is here, as it unfolds, meeting each moment with equanimity.”
Spesso i nostri Top Manager hanno ricevuto una formazione eccellente e di avanguardia su molte aree di conoscenza, tranne che sulla conoscenza e la padronanza di sé. Quella conoscenza che va oltre l’immagine di noi stessi che ci siamo costruiti nel tempo e che spesso ci piace tanto mostrare agli altri. Una conoscenza sincera e profonda di tutte le nostre parti, quelle che amiamo e quelle che amiamo di meno che, con la mindfulness, possiamo permetterci di incontrare senza giudizio, lasciando che contribuiscano al nostro essere persona e quindi anche al nostro essere leader.
Questo ci rende autentici, integri, presenti a noi stessi e agli altri. In grado di interagire con le persone per quello che siamo e per quello che sono, cogliendo l’unicità di ogni interlocutore - collega o cliente che sia - liberi di mettersi pienamente in ascolto dell’altro senza sprecare energie nel difendere una facciata, nel rispondere a una aspettativa, nel tenere tutto sotto controllo, liberi di essere amati e apprezzati per ciò che si è, liberi di influenzare gli altri con il proprio personale stile di vita.

 “Is leadership presence a natural gift possessed by a special few, or can it be cultivated? …Thankfully we can. Leading with excellence, being fully present for what we do, and connecting with others – these are innate abilities we all possess … Mindful Leadership training can do just that.”

Così come ci è chiaro che per allenare il corpo a essere più forte e resistente abbiamo bisogno di esercizi costanti, allo stesso modo le ricerche ci dimostrano che con una regolare pratica di mindfulness la nostra mente diventerà più chiara, focalizzata e resiliente.

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