Janice Marturano, autore di Finding the Space to Lead, Fondatrice e Direttore Esecutivo
dell’Institute for Mindful Leadership, già Vice Presidente alla General Mills,
Inc.
Il libro di cui parliamo, uscito nel 2014 e per ora disponibile solo
in lingua inglese, è una guida molto chiara per lo sviluppo di una leadership
basata sulla consapevolezza, fornisce strategie concrete non solo per diventare
un “capo” migliore, ma per essere una persona migliore, più felice
nell’integrazione tra vita lavorativa e vita privata, tra spazio individuale e
spazio relazionale.
Executive di ogni parte del mondo hanno già seguito il training
della Marturano descritto nel testo e ne hanno apprezzato pubblicamente i
risultati.
“Mindful Leadership has transformed my life. As a corporate change agent
my ability to understand myself and others better is crucial to bring about
skillful and sustainable improvements” Andreas Metzen, senior vice president, DVB Bank SE
“At the World Economic Forum, I saw in person how Janice Marturano’s
mindful leadership training could make a real difference in the lives of
corporate leaders from around the globe” Arianna Huffington, president Huffington Post Media Group
“As someone who had no idea what mindfulness was, this made me a better
leader, father, and husband by building the muscle of stayng focused on demand” Joe Ens, Vice President, General Mills
Come dice il titolo stesso del libro, una delle cose che fa la
differenza in un leader mindful è la capacità di “fare spazio”, uno spazio mentale ed emotivo
che può svilupparsi attraverso le pratiche di mindfulness che ci aiutano a vedere,
sentire e ascoltare attentamente, senza distrazioni e senza preferenze, ciò che
è di fronte a noi così come ciò che è dentro di noi. Quando la mente è allenata
a essere pienamente attenta e non giudicante, anche nel mezzo del caos, ci sarà
lo spazio per effettuare scelte sagge e consapevoli piuttosto che impulsive e
reattive.
“Mindful leadership practices and exercises had taught them to notice
the strong pull to react, the mind’s propensity to narrow the focus when under
stress, the dynamics of difficult conversations that can sometimes be resolved
by reaching the lowest common denominator to gain agreement rather than the
most skillful choice, and negative effects of information overload.”
Il mix di competenze tradizionali e di mindfulness diventa
fondamentale per prendere decisioni difficili. Spesso infatti si tende, quando
si è sotto pressione, a prendere decisioni importanti e urgenti, non solo sulla
base di conoscenze tecniche e specialistiche ma sulla base di spinte emotive,
per es. cercando di difendere il proprio ruolo, o mantenendosi coerenti con quanto
già esplicitato precedentemente, piuttosto che evitando il giudizio (esterno ma
anche e soprattutto interno), o ancora cercando di preservare un’idea di
successo della cultura aziendale in cui ci muoviamo. Insomma, spesso non siamo
liberi di prendere le decisioni migliori per motivi di cui siamo solo
parzialmente consapevoli e che spesso agiamo pensando di non avere altra
scelta.
La mindfulness ci insegna ad ampliare il nostro spazio di scelta,
liberandoci da tanti automatismi che guidano la nostra vita, schemi mentali, cognitivi
ed emotivi, che hanno poi degli specifici correlati corporei di sofferenza, spesso
del tutto inconsapevoli. Ed comparire i disturbi del sonno, l’ipertensione
arteriosa, i dolori articolari.
“The training also helped them choose to hold the ambiguity of “not
knowing the answer” for a while, providing the quiet and spaciousness needed to
see clearly and to respond”
Un altro cambiamento che si evidenzia in un mindful leder è la sua
capacità di sostare nell’incertezza, nell’ambiguità che molte situazioni
lavorative (oltre che di vita) ci presentano. Quante volte agiamo perché è
troppo ansiogeno restare nel non sapere, nel non decidere, nel non avere le
cose sotto controllo?
La mindfulness ci permette di guardare in
faccia le nostre paure, le nostre ansie, le nostre fatiche e riconoscerle per
quelle che sono, senza giudizio, con un atteggiamento accogliente. Questa attitudine
ci consente di non essere attori inconsapevoli di tali emozioni, di fermarci
prima che l’automatismo parta, riconoscendone i segnali, e solo in un secondo
momento scegliere, avendo tutti gli elementi per decidere, non solo i dati di
fatto esterni ma anche la chiara visione del nostro mondo interno.
“When you are mindful of this moment, you
are present for your life and your experience just as it is …
not
as you hoped it would be,
not
as you expected it to be,
not
seeing more or less than what is here,
not
with judgments than can lead you to conditioned reaction
…
but for exactly what is here, as it unfolds, meeting each moment with
equanimity.”
Spesso i nostri Top Manager hanno ricevuto una formazione eccellente
e di avanguardia su molte aree di conoscenza, tranne che sulla conoscenza e la
padronanza di sé. Quella conoscenza che va oltre l’immagine di noi stessi che
ci siamo costruiti nel tempo e che spesso ci piace tanto mostrare agli altri.
Una conoscenza sincera e profonda di tutte le nostre parti, quelle che amiamo e
quelle che amiamo di meno che, con la mindfulness, possiamo permetterci di
incontrare senza giudizio, lasciando che contribuiscano al nostro essere persona
e quindi anche al nostro essere leader.
Questo ci rende autentici, integri, presenti a noi stessi e agli
altri. In grado di interagire con le persone per quello che siamo e per quello
che sono, cogliendo l’unicità di ogni interlocutore - collega o cliente che sia
- liberi di mettersi pienamente in ascolto dell’altro senza sprecare energie
nel difendere una facciata, nel rispondere a una aspettativa, nel tenere tutto
sotto controllo, liberi di essere amati e apprezzati per ciò che si è, liberi
di influenzare gli altri con il proprio personale stile di vita.
“Is leadership presence a natural gift possessed by a
special few, or can it be cultivated? …Thankfully we can. Leading with
excellence, being fully present for what we do, and connecting with others –
these are innate abilities we all possess … Mindful
Leadership training can do just that.”
Così come ci è chiaro che per allenare il corpo a essere più forte e
resistente abbiamo bisogno di esercizi costanti, allo stesso modo le ricerche
ci dimostrano che con una regolare pratica di mindfulness la nostra mente diventerà
più chiara, focalizzata e resiliente.
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